Complesso Diamante - Erbusco (BS)
Edificio commerciale a due piani fuori terra ed uno interrato con copertura a tetto piano.
Sono presenti otto negozi su due piani con autorimessa al piano interrato.
Superficie coperta di mq 450 e volume pari a mc 3150.
È molto difficile fare architettura nella società moderna italiana. Io giovane architetto alle prese con idee innovative e speranzoso di stravolgere il futuro dell’architettura, soffro davanti a limiti spaziali e dimensionali imposti da piani che ne riducono le possibilità di espressione artistica ed architettonica per chi come me vede un riferimento in maestri dell’arte come Renzo Piano, Tadao Ando o Richard Meier che in libertà gestiscono spazi che sono pezzi di città senza limitazioni di alcun tipo.
L'architettura nasce anzitutto per soddisfare le necessità biologiche dell'uomo quali la protezione dagli agenti atmosferici e,solo in un secondo momento, con lo sviluppo della divisione del lavoro nella società, a questa funzione primaria vennero aggiunte funzioni secondarie in numero sempre crescente; proprio la comparsa di questi caratteri estetici porta alla nascita dell'architettura anche come arte visiva con proprie caratteristiche peculiari.
L'architettura è una disciplina che ha come scopo la progettazione dello spazio in cui vive l'essere umano, per questo è tra le discipline maggiormente presenti nella civiltà.
Sono affascinato ed attirato dalla semplicità con cui committenti stranieri sviluppano insieme ai propri project manager idee di architetture in contesti suggestivi così come faceva nel rinascimento Lorenzo de Medici ordinando palazzi, dipinti e sculture per magnificare la sua grandezza ed onnipotenza.
Esempio contemporaneo di questo sviluppo è Dubai capitale di uno dei sette stati che compongono gli Emirati Arabi Uniti. La vocazione internazionale della città poggia su un’infrastruttura modernissima correttamente concepita e realizzata che rende Dubai una città perfettamente vivibile considerando anche la fretta con cui è stata costruita.
La mia idea è di un’architettura che si sviluppi dall'interno all'esterno , in armonia con le condizioni del suo essere così come una società organica dovrebbe essere indipendente da ogni imposizione esterna contrastante con la natura dell’uomo.
La progettazione architettonica deve ricercare un'armonia tra uomo e natura, creare un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito e ambiente naturale attraverso la continua integrazione di elementi artificiali propri dell'uomo quali gli arredi,le costruzioni ecc. ed elementi naturali propri dell'intorno ambientale del sito.
Insieme divengono parte di un unico interconnesso organico spazio architettonico. Da questa concezione nasce il complesso Diamante situato nel comune di Erbusco (Bs), progettato e realizzato in collaborazione con l’ing. Rocco, nel quale le classiche tradizioni di edificio commerciale vengono totalmente stravolte : immaginavamo uno spazio trasparente per renderlo un’architettura che invita e accomoda con grandi vetrate senza barriere visive dove il piano superiore diventa parte integrante e fondamentale del tutto, dove il luogo diventa teatro di uno scenario armonico e accogliente, nonostante la freddezza dei materiali quali cemento, acciaio, alluminio pannelli prefabbricati.
Lo scheletro della struttura è di tipo prefabbricato dove con abile gioco di montaggio travi e pilastri vanno a comporre uno spazio fisico tamponato sul retro da grandi pannellature realizzate in cemento liscio suddivise in un motivo geometrico che richiama le architetture materiche giapponesi. Struttura semplicissima e lineare smussata progettualmente su entrambi gli angoli del parallelepipedo, per armonizzare ed accompagnare la curva della rotonda Bonomelli su cui insiste la costruzione. Un sistema di distribuzione in ferro rivestito da lamiera stirata permette l’accesso al piano superiore al quale si aggancia un sistema passante sorretto da mensole in acciaio alleggerite avvitate direttamente alla struttura. Elemento caratteristico della struttura sono i parapetti in cristallo del piano superiore avvitati con circa 300 borchie in acciaio inox capaci di creare trasparenza e visibilità valorizzando così uno spazio sminuito e capito solamente in luoghi metropolitani.
Ritengo che con questa costruzione sia stato lasciato un segno caratteristico e distintivo di un’architettura che da sola fa parlare di se (nel bene o nel male) distinguendosi dai canoni di architettura provinciali a cui siamo legati un pò per cultura e un po’ per collocazione geografica.
È cosa indispensabile che un’architettura crei un sentimento, lo ha sempre fatto e così sarà per sempre;compito dell’architetto è quello di dar forma alle idee, elaborare , sperimentare per il raggiungimento di un percorso, fatto anche di cadute, alla ricerca di opere che rimarranno per sempre nella memoria della gente.
ANDREA FALSINA ARCHITETTO
Arch. Andrea Falsina